La festa del Battesimo di Gesù conclude il ciclo delle solennità che aiutano a contemplare il mistero dell’incarnazione. Comprendiamo che l’incarnazione non riguarda solamente la nascita di Gesù: Dio che si fa uomo non si esaurisce al momento in cui viene al mondo, ma in ogni attimo della vita di Gesù ciò che ha fatto ed è stato parla dell’incontro tra Dio e l’umanità.
L’identità di Gesù, vero Dio e vero uomo, lo ha accompagnato per tutta l’esistenza, ma è anche vero che in alcuni momenti la sua verità è stata più facile da intuire. Accade anche a noi: in alcuni passaggi dell’esistenza emerge con più evidenza la nostra identità… quando facciamo delle scelte importanti, quando possiamo dichiarare le idee che guidano la nostra esistenza, quando qualcuno ci conferma le intuizioni su noi e sul mondo…
Il battesimo di Gesù ad opera di Giovanni è uno di quei momenti in cui è emersa più chiara la sua identità, come anche al momento della trasfigurazione e alla sua morte in croce quando il centurione proclama: “Davvero costui era il figlio di Dio”.
Proprio nel momento in cui Gesù condivide la fragilità dell’umanità che si riconosce peccatrice e chiede il gesto del battesimo di conversione da parte di Giovanni, si dice che il cielo si squarcia e lo Spirito Santo si rende visibile. È come se il cielo diventasse sottile e alcune intuizioni elevate fossero più disponibili. Ma non solo: c’è una voce dal cielo che dice l’identità più vera e più profonda di Gesù: “Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento”. Questa è la verità di Gesù: è Figlio di Dio amato.
Ciò che accade nel battesimo di Gesù, accade anche nel nostro battesimo: la nostra identità diventa evidente… siamo figli di Dio, amati e fonte di gioia da parte di Dio. Per la maggior parte dei fedeli delle nostre comunità il battesimo è stato vissuto da piccoli, grazie alla fede dei genitori che hanno voluto condividere con noi il tesoro della fede. Abbiamo perciò bisogno di riacquisire da grandi il senso della nostra identità di figli amati, come lo siamo grazie al battesimo.
L’iniziazione cristiana di Anel Pietro che vedrà il momento più importante nel battesimo, cresima e partecipazione all’eucarestia celebrati domenica 10 gennaio alle 19.00 in cattedrale, può essere un momento importante per tutta la comunità per ricordarci la nostra identità di figli amati.
Dio onnipotente ed eterno, che dopo il battesimo nel fiume Giordano proclamasti il Cristo tuo amato Figlio mentre discendeva su di lui lo Spirito Santo, concedi ai tuoi figli di adozione, rinati dall’acqua e dallo Spirito, di vivere sempre nel tuo amore. Amen.
Dal Vangelo di Marco 1,7-11
«E, subito, uscendo dall’acqua, vide squarciarsi i cieli e lo Spirito discendere verso di lui come una colomba. E venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento».